Biblioteca “Oriani” di Ravenna. Conferenza dedicata alla vita di Arnaldo Guerrini. Il tavolo degli oratori

Ravenna

Giulia Manzini

Su iniziativa della Sezione di Ravenna dell’ANVRG e della Cooperativa Culturale “Arnaldo Guerrini” di Ravenna, sabato 1° dicembre 2018 si è tenuta alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani una conferenza in ricordo di Arnaldo Guerrini dal titolo “Una vita per la libertà e la giustizia”. Sono intervenuti Roberto Scaini, presidente della Cooperativa, Eugenio Fusignani, vice Sindaco di Ravenna e Gian Domenico Veggi per l’ANVRG, il quale ha ripercorso i momenti più significativi della storia dell’Associazione.

La conferenza ha visto le relazioni di Fulvia Missiroli “Guerrini-Da volontario nelle Argonne all’antifascismo” e di Giuseppe Masetti “Guerrini-La lotta antifascista”, interventi entrambi sulla vita di Arnaldo Guerrini (1894-1944) “un uomo di grande carattere e di grande coraggio” come lo definì Gaetano Salvemini, che resta l’esempio più alto della passione politica vissuta come dovere.

Segretario politico della Federazione Giovanile Repubblicana negli anni precedenti la Grande Guerra, Guerrini è fra quelli che accorrono in Francia per arruolarsi nelle fila della Legione Garibaldina combattendo nel fronte delle Argonne. Tornato in Patria nel 1915 si arruolò volontario nella Brigata Pavia rimanendo ferito sul Carso e venne decorato al valor militare.

Dopo la guerra fu segretario del Sindacato UIL e del sindacato birocciai. All’interno del PRI assunse una posizione intransigente dal fascismo. Collaboratore della Voce Repubblicana” su cui scriveva delle violenze perpetrate dagli squadristi in Romagna. Nel 1926 fu vittima di un’aggressione fascista, arrestato fu condannato a cinque anni di confino da scontare a Lipari. Condonata la pena per il suo status di volontario di guerra, nel 1928 fu nuovamente arrestato e condannato. Liberato nel 1932 riprese il suo lavoro di organizzatore dell’antifascismo romagnolo e il suo lavoro fu importante per la costituzione del Partito d’Azione. Nel 1943 assieme a Nullo Baldini costituì l’Unione dei Lavoratori Italiani.

Il 12 luglio 1943 Guerrini fu ancora arrestato e incarcerato: dopo la caduta di Mussolini rifiutò la liberazione perché dal provvedimento di scarcerazione erano stati esclusi i detenuti di fede comunista. Il 5 gennaio 1944 venne nuovamente arrestato assieme ad esponenti dell’antifascismo repubblicano e consegnato nelle mani delle SS. Malmenato e torturato nelle carceri di Bologna, riportò gravi ferite. Ricoverato prima a Cervia poi a Ravenna si spense l’8 luglio 1944.

La serata ha visto la presenza del Gruppo Storico Garibaldino di Crevalcore. (Maurizio Mari)

Sabato 31 dicembre si è svolta la tradizionale fiaccolata e corteo per gli auguri di fine anno. La manifestazione al Capanno Garibaldi, organizzata dalla Società Conservatrice e dalla Sezione ANVRG di Ravenna, è certamente unica nel suo genere in Italia, anche grazie alla partecipazione di numerosi cittadini. Era presente il vicesindaco di Ravenna Fusignani.

Sabato 9 febbraio presso l’Aula Magna di Casa Matha la sezione ANVRG di Ravenna ha organizzato una conferenza nell’ambito delle celebrazioni del 170° anniversario della Trafila garibaldina, dal titolo “Il popolo sovrano”, tenuta da Maurizio Maggiani. Ha portato il saluto e introdotto la conferenza Maurizio Piancastelli, Primo Massaro di Casa Matha.

Sabato 23 febbraio si è svolta la tradizionale cena sociale della Sezione di Ravenna: un appuntamento ormai consolidato che ha visto la straordinaria partecipazione di 60 persone tra iscritti e familiari presso l’agriturismo Martelli. Hanno preso la parola il vicesindaco della città Eugenio Fusignani che ha ricordato con solennità la ricorrenza del bicentenario della nascita di Aurelio Saffi (nato a Forlì il 13 ottobre 1819), il 170° della Trafila garibaldina e della morte di Anita e infine il 160° anniversario della fine del regime teocratico papale che ricorrerà il 13 giugno, giorno della fuga da Ravenna de legato pontificio. Una data storica, quest’ultima, un tempo immortalata nel nome di una via di Ravenna, nel 2000 intitolata a Serafino Ferruzzi, classico esempio di damnatio o addirittura (in questo caso) di abolitio memoriae risorgimentale. Un intervento, quello di Fusignani pronunciato con passione civile salutato da un forte applauso da parte dei presenti. Ha portato il saluto anche l’avv. Filippo Raffi, vicepresidente dell’ANVRG, che ha ricordato la figura di Aldo Spallicci che fu, tra l’altro, presidente nazionale dell’Associazione nel dopoguerra. Alla cena erano presenti anche il consigliere comunale repubblicano Andrea Vasi, il presidente della Sezione Gianni Dalla Casa, peraltro cultore di memorie garibaldine e grande collezionista di cimeli e medaglie di epoca risorgimentale, il segretario della Società Conservatrice del Capanno Garibaldi Maurizio Mari e il presidente della Cooperativa Pensiero e Azione Paolo Barbieri. Una serata pienamente riuscita che si è conclusa poco prima della mezzanotte.